Per quanto sia divenuto tale su decisione di una o più ristrette élites, il monoteismo nasce sempre come apertura religiosa al popolo.
Quello del cristianesimo è il caso più emblematico.
Fuoriesce da due fazioni in lotta, principalmente da quella ario-sumero-accadico-scita-babilonese, dal culto sacerdotale/patrilineare mitraico/zoroastriano, fazione che per non incorrere in schiavitù fuggì dall’Egitto dopo averne conquistato una parte; e da un’altra, appartenente alla stessa famiglia, caduta invece in schiavitù e che per via del suo lignaggio fu intrecciata in matrimonio con gli stessi egiziani, che tali virtuosi retaggi ancora non possedevano completamente.
Della prima, relativa dunque alla creazione del cristianesimo, se ne riscontra evento dalla distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme per mano di Tito, figlio dell’imperatore romano Vespasiano, dove per opera di Yosef ben Matityahu (Giuseppe figlio di Mattia, ovvero Tito Flavio Giuseppe) vi fu la cessione dei restanti tesori del Tempio in cambio della libera cittadinanza romana, un qualcosa che si rivelerà come lenta infiltrazione in Roma da parte di una ristretta cerchia patrilineare giudaica, infiltrazione non dissimile a una sorta di perenne vendetta.
Con tale azione, accusato di vigliaccheria e tradimento attraverso uno stratagemma di morti volontarie per cui ne rimase l’unico superstite, con le stesse specifiche corruttive modalità, a Tito Flavio Giuseppe seguì Paolo di Tarso, come ispiratore/instauratore del cristianesimo romano, passando poi per Lucio Anneo Seneca fino all’imperatore Flavio Valerio Aurelio Costantino.
In conseguenza di ciò, quest’ala giudaico-davidico-farisaica potremmo quindi considerarla come Sacro Romano Impero, gerarchia papalino-vaticana, nobiltà nera, schiatta guelfa carolingia e gesuitica, nonché più recentemente, come circuito massonico-economico-bancario.
Il suo monoteismo non è tanto da intendersi come autenticamente fideistico - sebbene contenga dei plausibili dogmi utili a strutturare e strumentalizzare al meglio le popolazioni a cui si rivolge - il suo monoteismo è tutt’al più da intendersi in un senso imperiale.
E proprio al cospetto e in avversione a quell’altra fazione davidica, ovvero quella originatasi dalla nobile mescolanza matrilineare ebraico-egizia (1), a cui si potrebbero ricondurre questioni inerenti gli Esseni, il Santo Graal, l’Arca dell’Alleanza, i Teschi di Cristallo (2) la figura di Mosè e soprattutto quella autentica, poi falsificata e strumentalizzata, di Yehoshua ben Yosef (Gesù figlio di Giuseppe), del suo lignaggio approdato in Europa (3), che diede luce alla corrente denominata dei “Desposyni”, a schiere quali quella dei Ghibellini, a ordini come quello dei Templari e dei Rosa+Croce, a casate quali quelle degli Asburgo/Lorena, fino all’autentico Priorato di Sion.
[(1) Gli ebrei, in quella fase, sostanzialmente venivano ancora appellati come Hyksos, da considerarsi nella loro originaria purezza pre-egizia patrilineare, come figli di una tripartizione etnica Hyksos/Shasu/Habiru, ovvero sovrani di paesi stranieri/camminatori/fuggiaschi, che per parte di alcuni di loro così si mantenne anche in schiavitù]
[(2) Si è fatto credere erroneamente che il Graal fosse un calice anziché un frammento di meteorite, una pietra luminosa indispensabile per l’incoronazione futura dei Re in Gerusalemme, e producente lettere, messaggi]
[(3) Dapprima per sfuggire a Erode il Grande e potersi ristabilire in Egitto, alla morte del Gesù e soprattutto in corrispondenza dell’assassinio del fratellastro Giacomo per mano di sicari inviati da Paolo di Tarso, il nucleo originario dei Desposyni in fuga per l’Europa (Italia, Francia, Irlanda, Galles, dove diedero vita al ciclo arturiano e si insediarono tra i Normanni) era composto da Maria Boeto, madre di Gesù, da suo "zio" e patrigno Cleopa Teuda Alfeo d’Arimatea - poi Giuseppe d’Arimatea alla morte del Giuseppe falegname, padre o anch'esso patrigno di Gesù - i fratellastri Simone, Anna, Giuseppe (Ioses) e Giuda, Maria di Betania e Maria Maddalena, rispettivamente moglie e concubina di Giuseppe (Ioses)]
A causa della continua disputa sotterranea tra questi due lignaggi, e più precisamente tra quello confluito negli Anicio-Flavi da una parte, e quello dei Desposyni dall’altra, per il fatto che il cristianesimo romano potesse rimodularsi su aspetti o retaggi Desposyni (4) provocò, per parte Anicio-Flavia e loro derivati, l’instaurazione di un’ulteriore credenza religiosa, l’Islam, di cui potersi opportunamente servire per spodestare eventuali radicamenti autoctoni, e quando dovuti a credi esoterici o paganeggianti.
[(4) Significativa in tal senso è la crociata contro gli Albigesi da parte dei Carolingi]
Allo stesso modo, in età recente, della creazione del comunismo, che più concretamente vide già i suoi natali a partire dalla Rivoluzione Francese, per iniziativa sia di quell’alto circuito massonico-economico-bancario distinguibile da semplice logge (5), che per parte della Compagnia di Gesù, divenuta a oggi il faro, il proxy che tutto controlla e infiltra, imperi, nazioni, governi, società occultistiche e società esoteriche.
[(5) La figura massonica di Hiram Abif altro non è che uno simbolico scimmiottamento del faraone Seqenenra Ta’o, che, come descritto nel rituale massonico del 3° grado, fu ucciso da membri dell’ala intransigente degli Hyksos (ancor prima che si formasse l’ala opposta ebraico-egizia in schiavitù) ma non tanto, come nel caso di Hiram Abif, per carpirne i segreti, quanto invece per preservarli, un fatto che diede quindi inizio alla schiavitù egizia nei confronti delle schiere degli Hyksos]
Con l’avvento e l’importanza dell’Ordine dei Gesuiti all’interno dell’ala Anicio-Flavia, si cominciarono a intravedere dei cambi di registro in senso statuale: quelle famiglie regnanti non appartenenti all’ala della nobiltà nera, o quanto meno con delle resistenze in tal senso, vennero soppiantate attraverso sommosse e guerre più ampie, per lasciare spazio a una volontà da Governo Unico Mondiale, con la stessa strutturale apparenza che sarebbe equivalsa anche per il cristianesimo romano, ovvero, e nel caso specifico, quando mascherata da forme plausibili di costituzionalismo e nazionalismo (6).
[(6) Circostanze in cui tentarono delle azioni trasformistiche, e in senso positivo, quei circuiti appartenenti all’ala Desposyna]
Ma in tutto ciò potevano esserci anche motivazioni altre e contingenti, ovvero, come nel caso del comunismo sovietico, la necessità del tutto imperialistica di non implodere per questioni religiose tra nazioni al suo interno, divinizzando quindi, come unico credo, quello ideologico-socialista.
È chiaro che la conformazione in blocchi strategico-ideologici tra settori del pianeta non avrebbe comunque nuociuto alla causa Anicio-Flavio-Gesuitica.
Tutt’altro.
In tal senso caso più esemplare potrebbe essere quello del nazionalsocialismo tedesco.
Il suo occultismo non fu soltanto attratto, per così dire - e soprattutto per questioni meramente finanziarie e di potere - dalla Compagnia di Gesù e da quei circuiti massonico-economico-bancari, circuiti che il nazionalsocialismo cercò comunque di abbattere e da cui si lasciò avvincere.
Per via del suo interesse legato al Santo Graal, all’Arca dell’Alleanza, ai Teschi di Cristallo (7), le sue ricerche vennero indirizzate anche nei riguardi dell’ala egizio-ebraica dei Desposyni, i “costruttori di cattedrali”.
[(7) Come stirpe, i Germani discendevano dagli Sciti Reali, di quel connubio ario-sumero-accadico-scita-babilonese, ovvero i cosiddetti Popoli del Mare – Pelasgi, Achei, Shardana ecc.]
Fin qui, si è scritto anche di perenne vendetta nei confronti degli occupanti della Palestina di allora, vendetta perpetuata dalla schiera intransigente giudaico-davidico-farisaica, che in parte riuscì a scampare la schiavitù egizia ma che rimase vittima, nel 70 DC, della distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme, in quella che poi sfociò come corrente Anicio-Flavia cooptatasi in Roma, instauratrice del cristianesimo romano, e di tutto ciò che ne conseguì.
Se ne potrebbero quindi ipotizzare alcuni aspetti, alla luce soprattutto degli eventi attuali.
Anzitutto, se il compimento di tale vendetta dovrà corrispondere alla costruzione del Terzo Tempio, questo è un fatto che in linea di massima giustificherebbe l’instaurazione del sionismo attraverso la strumentalizzazione del nazionalsocialismo, dell’olocausto e della shoah (e per il tramite di un senso di colpa da indirizzare ai non ebrei) un fatto per cui, nelle sue diverse sigle o sfumature, ne gioverebbe proprio la schiera resasi originariamente protagonista di tutto ciò, quella Anicio-Flavia.
Se questo evento debba ulteriormente corrispondere alla tanto attesa venuta del Messia, se esso stesso sia la venuta del Messia, e per quanto quelli attuali, di eventi, possano lasciar presagire tutto ciò (1. Guerra in Ucraìna - ovvero terre di Kurgan, da dove discesero le schiere ario-sumero-accadico-scite-babilonesi in direzione dell’Europa 2. Guerra israelitica per la Grande Israele Promessa) sebbene le famiglie “illuminate” che seguono tali dettami detengano da secoli un potere incommensurabile (e non soltanto economico) riesce difficile pensare che tutto ciò possa corrispondere all’antichissimo mandato che gli ebrei (o di quelli che poi si sarebbero appellati come ebrei) ereditarono fin dalle origini dell’umanità, ovvero la preservazione di alcune conoscenze, un qualcosa ad appannaggio più che altro della schiera dei Desposyni, e non di chi più volte tutto ciò ha tradito o strumentalizzato, e per questioni di potere dovute anche alla più tipica scelta di campo in riferimento a specifici crismi ideologico-entitari.
Quel percorso attuale riferibile alle terre di Kurgan e alla Grande Israele Promessa è comunque indicativo oltre a ogni ipotesi messianica o da Terzo Tempio, è suscettibile di molteplici interpretazioni che possono persino coinvolgere la schiera ebraico-egizia dei Desposyni, se non dunque l’attuale popolo ebraico nel suo insieme, la cui causa fu spesso implicazione e motivo dello stanziarsi in più parti dell’emisfero.
Per via della sua camaleontica natura misterica, inutile dire come attualmente la citata schiera Anicio-Flavia - nel frattempo, come detto, riciclatasi in svariate sigle e correnti - stia dietro i più grandi misfatti che la storia sin qui presenta.
Quello del cristianesimo è il caso più emblematico.
Fuoriesce da due fazioni in lotta, principalmente da quella ario-sumero-accadico-scita-babilonese, dal culto sacerdotale/patrilineare mitraico/zoroastriano, fazione che per non incorrere in schiavitù fuggì dall’Egitto dopo averne conquistato una parte; e da un’altra, appartenente alla stessa famiglia, caduta invece in schiavitù e che per via del suo lignaggio fu intrecciata in matrimonio con gli stessi egiziani, che tali virtuosi retaggi ancora non possedevano completamente.
Della prima, relativa dunque alla creazione del cristianesimo, se ne riscontra evento dalla distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme per mano di Tito, figlio dell’imperatore romano Vespasiano, dove per opera di Yosef ben Matityahu (Giuseppe figlio di Mattia, ovvero Tito Flavio Giuseppe) vi fu la cessione dei restanti tesori del Tempio in cambio della libera cittadinanza romana, un qualcosa che si rivelerà come lenta infiltrazione in Roma da parte di una ristretta cerchia patrilineare giudaica, infiltrazione non dissimile a una sorta di perenne vendetta.
Con tale azione, accusato di vigliaccheria e tradimento attraverso uno stratagemma di morti volontarie per cui ne rimase l’unico superstite, con le stesse specifiche corruttive modalità, a Tito Flavio Giuseppe seguì Paolo di Tarso, come ispiratore/instauratore del cristianesimo romano, passando poi per Lucio Anneo Seneca fino all’imperatore Flavio Valerio Aurelio Costantino.
In conseguenza di ciò, quest’ala giudaico-davidico-farisaica potremmo quindi considerarla come Sacro Romano Impero, gerarchia papalino-vaticana, nobiltà nera, schiatta guelfa carolingia e gesuitica, nonché più recentemente, come circuito massonico-economico-bancario.
Il suo monoteismo non è tanto da intendersi come autenticamente fideistico - sebbene contenga dei plausibili dogmi utili a strutturare e strumentalizzare al meglio le popolazioni a cui si rivolge - il suo monoteismo è tutt’al più da intendersi in un senso imperiale.
E proprio al cospetto e in avversione a quell’altra fazione davidica, ovvero quella originatasi dalla nobile mescolanza matrilineare ebraico-egizia (1), a cui si potrebbero ricondurre questioni inerenti gli Esseni, il Santo Graal, l’Arca dell’Alleanza, i Teschi di Cristallo (2) la figura di Mosè e soprattutto quella autentica, poi falsificata e strumentalizzata, di Yehoshua ben Yosef (Gesù figlio di Giuseppe), del suo lignaggio approdato in Europa (3), che diede luce alla corrente denominata dei “Desposyni”, a schiere quali quella dei Ghibellini, a ordini come quello dei Templari e dei Rosa+Croce, a casate quali quelle degli Asburgo/Lorena, fino all’autentico Priorato di Sion.
[(1) Gli ebrei, in quella fase, sostanzialmente venivano ancora appellati come Hyksos, da considerarsi nella loro originaria purezza pre-egizia patrilineare, come figli di una tripartizione etnica Hyksos/Shasu/Habiru, ovvero sovrani di paesi stranieri/camminatori/fuggiaschi, che per parte di alcuni di loro così si mantenne anche in schiavitù]
[(2) Si è fatto credere erroneamente che il Graal fosse un calice anziché un frammento di meteorite, una pietra luminosa indispensabile per l’incoronazione futura dei Re in Gerusalemme, e producente lettere, messaggi]
[(3) Dapprima per sfuggire a Erode il Grande e potersi ristabilire in Egitto, alla morte del Gesù e soprattutto in corrispondenza dell’assassinio del fratellastro Giacomo per mano di sicari inviati da Paolo di Tarso, il nucleo originario dei Desposyni in fuga per l’Europa (Italia, Francia, Irlanda, Galles, dove diedero vita al ciclo arturiano e si insediarono tra i Normanni) era composto da Maria Boeto, madre di Gesù, da suo "zio" e patrigno Cleopa Teuda Alfeo d’Arimatea - poi Giuseppe d’Arimatea alla morte del Giuseppe falegname, padre o anch'esso patrigno di Gesù - i fratellastri Simone, Anna, Giuseppe (Ioses) e Giuda, Maria di Betania e Maria Maddalena, rispettivamente moglie e concubina di Giuseppe (Ioses)]
A causa della continua disputa sotterranea tra questi due lignaggi, e più precisamente tra quello confluito negli Anicio-Flavi da una parte, e quello dei Desposyni dall’altra, per il fatto che il cristianesimo romano potesse rimodularsi su aspetti o retaggi Desposyni (4) provocò, per parte Anicio-Flavia e loro derivati, l’instaurazione di un’ulteriore credenza religiosa, l’Islam, di cui potersi opportunamente servire per spodestare eventuali radicamenti autoctoni, e quando dovuti a credi esoterici o paganeggianti.
[(4) Significativa in tal senso è la crociata contro gli Albigesi da parte dei Carolingi]
Allo stesso modo, in età recente, della creazione del comunismo, che più concretamente vide già i suoi natali a partire dalla Rivoluzione Francese, per iniziativa sia di quell’alto circuito massonico-economico-bancario distinguibile da semplice logge (5), che per parte della Compagnia di Gesù, divenuta a oggi il faro, il proxy che tutto controlla e infiltra, imperi, nazioni, governi, società occultistiche e società esoteriche.
[(5) La figura massonica di Hiram Abif altro non è che uno simbolico scimmiottamento del faraone Seqenenra Ta’o, che, come descritto nel rituale massonico del 3° grado, fu ucciso da membri dell’ala intransigente degli Hyksos (ancor prima che si formasse l’ala opposta ebraico-egizia in schiavitù) ma non tanto, come nel caso di Hiram Abif, per carpirne i segreti, quanto invece per preservarli, un fatto che diede quindi inizio alla schiavitù egizia nei confronti delle schiere degli Hyksos]
Con l’avvento e l’importanza dell’Ordine dei Gesuiti all’interno dell’ala Anicio-Flavia, si cominciarono a intravedere dei cambi di registro in senso statuale: quelle famiglie regnanti non appartenenti all’ala della nobiltà nera, o quanto meno con delle resistenze in tal senso, vennero soppiantate attraverso sommosse e guerre più ampie, per lasciare spazio a una volontà da Governo Unico Mondiale, con la stessa strutturale apparenza che sarebbe equivalsa anche per il cristianesimo romano, ovvero, e nel caso specifico, quando mascherata da forme plausibili di costituzionalismo e nazionalismo (6).
[(6) Circostanze in cui tentarono delle azioni trasformistiche, e in senso positivo, quei circuiti appartenenti all’ala Desposyna]
Ma in tutto ciò potevano esserci anche motivazioni altre e contingenti, ovvero, come nel caso del comunismo sovietico, la necessità del tutto imperialistica di non implodere per questioni religiose tra nazioni al suo interno, divinizzando quindi, come unico credo, quello ideologico-socialista.
È chiaro che la conformazione in blocchi strategico-ideologici tra settori del pianeta non avrebbe comunque nuociuto alla causa Anicio-Flavio-Gesuitica.
Tutt’altro.
In tal senso caso più esemplare potrebbe essere quello del nazionalsocialismo tedesco.
Il suo occultismo non fu soltanto attratto, per così dire - e soprattutto per questioni meramente finanziarie e di potere - dalla Compagnia di Gesù e da quei circuiti massonico-economico-bancari, circuiti che il nazionalsocialismo cercò comunque di abbattere e da cui si lasciò avvincere.
Per via del suo interesse legato al Santo Graal, all’Arca dell’Alleanza, ai Teschi di Cristallo (7), le sue ricerche vennero indirizzate anche nei riguardi dell’ala egizio-ebraica dei Desposyni, i “costruttori di cattedrali”.
[(7) Come stirpe, i Germani discendevano dagli Sciti Reali, di quel connubio ario-sumero-accadico-scita-babilonese, ovvero i cosiddetti Popoli del Mare – Pelasgi, Achei, Shardana ecc.]
Fin qui, si è scritto anche di perenne vendetta nei confronti degli occupanti della Palestina di allora, vendetta perpetuata dalla schiera intransigente giudaico-davidico-farisaica, che in parte riuscì a scampare la schiavitù egizia ma che rimase vittima, nel 70 DC, della distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme, in quella che poi sfociò come corrente Anicio-Flavia cooptatasi in Roma, instauratrice del cristianesimo romano, e di tutto ciò che ne conseguì.
Se ne potrebbero quindi ipotizzare alcuni aspetti, alla luce soprattutto degli eventi attuali.
Anzitutto, se il compimento di tale vendetta dovrà corrispondere alla costruzione del Terzo Tempio, questo è un fatto che in linea di massima giustificherebbe l’instaurazione del sionismo attraverso la strumentalizzazione del nazionalsocialismo, dell’olocausto e della shoah (e per il tramite di un senso di colpa da indirizzare ai non ebrei) un fatto per cui, nelle sue diverse sigle o sfumature, ne gioverebbe proprio la schiera resasi originariamente protagonista di tutto ciò, quella Anicio-Flavia.
Se questo evento debba ulteriormente corrispondere alla tanto attesa venuta del Messia, se esso stesso sia la venuta del Messia, e per quanto quelli attuali, di eventi, possano lasciar presagire tutto ciò (1. Guerra in Ucraìna - ovvero terre di Kurgan, da dove discesero le schiere ario-sumero-accadico-scite-babilonesi in direzione dell’Europa 2. Guerra israelitica per la Grande Israele Promessa) sebbene le famiglie “illuminate” che seguono tali dettami detengano da secoli un potere incommensurabile (e non soltanto economico) riesce difficile pensare che tutto ciò possa corrispondere all’antichissimo mandato che gli ebrei (o di quelli che poi si sarebbero appellati come ebrei) ereditarono fin dalle origini dell’umanità, ovvero la preservazione di alcune conoscenze, un qualcosa ad appannaggio più che altro della schiera dei Desposyni, e non di chi più volte tutto ciò ha tradito o strumentalizzato, e per questioni di potere dovute anche alla più tipica scelta di campo in riferimento a specifici crismi ideologico-entitari.
Quel percorso attuale riferibile alle terre di Kurgan e alla Grande Israele Promessa è comunque indicativo oltre a ogni ipotesi messianica o da Terzo Tempio, è suscettibile di molteplici interpretazioni che possono persino coinvolgere la schiera ebraico-egizia dei Desposyni, se non dunque l’attuale popolo ebraico nel suo insieme, la cui causa fu spesso implicazione e motivo dello stanziarsi in più parti dell’emisfero.
Per via della sua camaleontica natura misterica, inutile dire come attualmente la citata schiera Anicio-Flavia - nel frattempo, come detto, riciclatasi in svariate sigle e correnti - stia dietro i più grandi misfatti che la storia sin qui presenta.